L'unica immane difficoltà che ho riscontrato nella trascrizione delle poesie, in dialetto cremonese di papà, è dovuta al fatto che non lo conosco quasi per nulla. Non so parlarlo, tantomeno sono in grado di scriverlo. Ho fatto del mio meglio, quindi, per tentare di decifrare quei fogli scritti a macchina, evidentemente, essendo lui non vedente, non di suo pugno. Le propongo così, come le leggo e vedo impresse, nella speranza che cremonesi autentici che conoscono tanto bene il linguaggio... rustico della nostra bella Cremona, non me ne abbiano se riscontreranno ( sicuramente!) errori già esistenti e da me non riconosciuti sui testi. E' questa la sola "eredità" , insieme a parte della sua musica che aveva conservato, all' inconfondibile voce incisa sul nastro che mi dedicò, all' umorismo che possedeva e chiaramente trapela dai suoi versi ed al ricordo dei suoi ultimi anni di vita, che ha lasciato mio padre. Sono convinta , però, sia la più importante, sublime e bella. L'unica parte di sè che, sapeva, sua figlia avrebbe sicuramente apprezzato.
Claudia
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