Valanga di
cristallo a me sembravi
lunga finchè la
vista si confonde,
a volte cupo e
a volte tu brillavi
quand'alto, il
sole, dardeggiava l'onde.
Le verdi sponde
meta del gitante
che sfugge alla
calura cittadina,
festosi desinar
tra le tue piante
ove serenità la
gioia abbina.
Laggiù una
barca ondeggia sopra il fiume,
s'apre una
fronda spinta dalla brezza,
un passerotto
quasi ancora implume
cinguetta al
fiume un inno di gaiezza.
Godiam di
questo fascino e speriamo
che la
tecnologia, con i suoi artigli,
non lo
distrugga; noi non lo vogliamo.
Salvate il Po
per noi, pe' i nostri figli!