Opere meravigliose, melodrammatiche,  quali possono essere  < Manon Lescaut >, < La Bohème> , < Tosca >, <Turandot>,  < Madame Butterfly >, < La fanciulla dell'west >, riconducono alla grandezza di colui che le compose. A un nome. Quello di Giacomo Puccini. Lo stesso, decise di iniziare a comporre nel 1876, dopo aver assistito ed essere rimasto folgorato , dalla rappresentazione dell'  <Aida> di Giuseppe Verdi.  Illuminazione che lo portò a concretizzare quel grande talento,  che nel giro di pochi anni,  lo portò ad acquisire   una notorietà internazionale.

Alcuni grandi nomi di compositori ( Strauss, Beethoven ), le prime basi musicali  le ottennero proprio  tra le mura domestiche, da genitori già dediti alla musica. E da una famiglia di musicisti, nel 1858, a Lucca, nasce anche Giacomo. Se nel 1863, il piccolo rimane orfano del padre, la sua educazione musicale non si interruppe. E' lo zio ad impegnarsi perchè  possa continuarla.

Il bambino, ha solo dieci anni quando entra nel coro del Duomo. In seguito, ne diverrà, come in precedenza  il padre, anche organista.  Nel  1880,  approda  al Conservatorio di Milano sotto la guida e l'incoraggiamento di Amilcare Ponchielli. E' lui ad esortarlo a scrivere la sua prima opera. Dopo < Le Villi >, proposta nel 1884 a Milano  e < Edgar > ( presentata alla Scala senza però ottenere il consenso sperato ), commissionatagli da Giulio Ricordi  editore e fondatore dell'omonima casa editrice ,  arriva  nel 1893 a Torino, il primo vero successo con  l'opera esordiente  < Manon Lescaut >. Giacomo Puccini,  la porterà anche in una Londra che già lo acclama e considera erede di Verdi. Sempre il capoluogo Piemontese, avrà il privilegio, nel 1896, di accogliere anche il debutto, con conseguente consenso di pubblico,  de < La Boheme >. La fama, ha portato al grande musicista, anche  sicurezza economica. La stessa, gli  permetterà  di acquistare la bella villa di Torre del Lago, nella sua Toscana, ultimata nel 1900. Adibita oggi a museo, accoglie annualmente anche un festival pucciniano.

Sempre nel 1900, Roma, accoglie la rappresentazione del suo dramma in tre atti   <Tosca >. Il particolare momento politico, fa sì che non venga accolta dal pubblico, con l'approvazione  che merita.

Contestazioni e fischi, accompagnano anche, quattro anni dopo alla Scala, la presentazione della splendida <Madame Butterfly>. A mio avviso,  la più commuovente tra tutte le composizioni Pucciniane.  L'opera, ora posso assaporarla in qualsiasi momento,  attraverso il dvd che la contiene e mi sono regalata.

Da tanti anni Giacomo Puccini è sentimentalmente legato a Elvira Bonturi.  La incontra, già sposa e madre, nel 1884. La donna lascia la famiglia per poterlo seguire, portando con sè la figlioletta Fosca. Nel 1886, dalla convivenza, nasce Antonio.  Per lei è il terzo figlio, il primo per Puccini.  Si sposano nel 1904. E' un rapporto però tumultuoso il loro. Scandito, minato, dall' ossessiva gelosia e dai sospetti della moglie,  che assumono i colori della tragedia, quando la giovane cameriera, ingiustamente  accusata, si toglie la vita.

E' il 1924, quando a Puccini, che sta già componendo <  Turandot > viene diagnosticato un cancro alla gola. La interrompe per potersi sottoporre ad un lunghissimo intervento a Bruxelles.  Non riuscirà a completarla. Sempre a Bruxelles, si spegnerà il 29 novembre, lasciando l'Italia profondamente scossa.

Sarà Arturo Toscanini a portarla alla Scala di Milano nel 1926... Proposta così...., come  Puccini la aveva lasciata. Priva di un finale...

Saranno le  commosse parole del grande Direttore d'orchestra, ad un pubblico altrettanto turbato,  a decretarne la conclusione : " Quì termina la rappresentazione, perchè è a questo punto che il Maestro è morto ".

 

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