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Sono nata a Cremona. Non ricordo la mia infanzia. La stessa è circoscritta e fermata in pochi, sporadici attimi non sempre felici. Sono stata cresciuta, educata e protetta da mia madre, una nonna dolcissima, una zia meravigliosa, persone che adoravo. Quando avevo undici anni, papà se ne è andato. Non l’ho più rivisto. Ero una ragazzina, quando il mio angelo, la zia, è volata in cielo. Ha sempre voluto che studiassi. Fin che ha potuto ed è stata in vita, si è sempre sobbarcata l’onere non lieve delle spese relative alle scuole private che desiderava frequentassi. Mi è mancato il suo sostegno, con la sua morte, ma non la voglia di concretizzare il mio ed il suo sogno. Mi sono diplomata maestra, vincendo una Borsa di Studio. A diciotto, per diletto, ho iniziato a scrivere sul più importante quotidiano locale. Assunta come impiegata, all’età di vent’anni, in una rinomata industria dolciaria cremonese, ho lavorato sei anni, per accettato trasferimento, anche alla Streglio di None. Non potrò mai dimenticare quel breve, magico periodo della mia vita. La mia Pinerolo, splendida città piemontese nella quale avevo scelto di fissare dimora. Gli stessi amici colleghi, molti dei quali smarriti per la lontananza ed il tempo che inesorabile è trascorso, modificando le cose.... Oggi, i miei genitori sono scomparsi. Mio padre, l’ho ritrovato solo cinque anni prima della sua dipartita. Un tempo sufficiente, però, per riuscire a trasmettermi la sua nuova saggezza, ridarmi la consapevolezza di quanto fosse stato valido come musicista, poeta e quanto di importante mi avesse trasmesso nella passione per l’arte, la poesia, la musica classica.. Il tempo necessario per poter riabbracciare la mamma, sublime, generosa nel volerlo perdonare, nel voler cancellare trent’anni densi di sofferenza e dolore.. Io.., la mia famiglia, non potevamo certo non imitarla.
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