" Non uccidere", non vuole essere unicamente  il quinto Comandamento...!  Al passo con  tempi attuali ed evoluti,  con il  progresso, speravo che l' osannato 2000 potesse  regalarci un mondo  più civile, decisamente migliore ( non unicamente dal punto di vista culturale e tecnologico, ma sopratutto umano ).

 Tanti esempi raccapriccianti di inaudita ferocia, dovrebbero farci inorridire,  portarci a riflettere. Piaghe che hanno in ogni epoca insanguinato, portato a morte  innocenti,  dovrebbero servirci da monito, Far riscoprire l'importanza dell'individuale, terrena esistenza, il rispetto nei confronti dei nostri simili, sensibilizzare. Spingere a mettere riparo a tanto orrore, ripristinando pace, grandezza interiore.  Ho però l'angosciosa  sensazione che,  anzichè tentare di riscattarsi, il mondo  stia tragicamente regredendo.

La crudeltà non tramonta, non conosce limiti nè pietà. Sembra al contrario acuirsi. Si continua a morire in conflitti devastanti, senza tregua, ma si muore anche per  diaboliche vendette, gelosie. Per danaro, pazzia ed ignoranza.

 Una mattanza, da anni  in crescita,  colpisce  in prevalenza  le donne. Ogni  anno, si compila quasi un macabro bollettino di guerra. Nel 2012 sono state 118 le vittime della furia omicida di mariti, fidanzati, conoscenti e non.  Ogni 2 giorni, una,  viene orrendamente  assassinata da uomini che non hanno alcun diritto di essere definiti tali.

Uccidono con inauduta ferocia forse per  diritto di "possesso", rivalendosi di quella forza  che un insano maschilismo alimenta. Ma c'è ben poca superiorità, in simili  criminali gesti ! Gli stessi, parlano di miseria, di esseri perduti nella propria  pur momentanea  follia. Forti,  rimangono loro;  le donne che soccombono, ferite sovente pur nei sentimenti, nell'anima,  tentando di difendere la libertà, l'appartenenza in primis a sè stesse; senza  condizionamenti nè... "padroni".

Donne che hanno difeso e difendono quei  diritti agognati ed ottenuti,  troppo frequentemente  calpestati, ignorati..!

Spose, madri. fidanzate, figlie... mai serve, nè schiave...

Donne che portano la vita e non comprendono perchè venga loro, tanto frequentemente, cinicamente tolta. Donne che chiedono unicamente  di essere tutelate, protette da troppi, insospettabili  "mostri ".

In  Italia, sono ben sette pure le  giovani, che ogni giorno subiscono violenza. Una lista che inesorabilmente, anche in tal caso   si allunga e ci sconcerta.

Il 25 novembre è stata istituita  la giornata mondiale contro tali devastanti, orridi abusi. Non può però arrivare lontana, se priva del supporto di una giustizia cosciente che dovrebbe  rivalutare la gravità di simili, inconcepibili reati,  modificando  leggi, infliggendo  pene decisamente eque, pesanti..

        

Ogni donna deve finalmente sentirsi sicura,  serena, difesa..! Potersi riappropriare anche del diritto alla stessa  incolumità, 

 

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