(S. Natale 2007)

 

Avevo 23 anni quando ho incontrato per la prima volta, attraverso un collega, la Sclerosi Multipla. Ricordo che era, all’epoca, un ragazzo attivo. Giocava a tennis. Non riuscii a comprendere subito in cosa consistesse la patologia che lo aveva colpito; in quale modo si fosse manifestata, oltre ai gravi problemi che gli stava procurando…! Guardavo con sgomento, con il trascorrere degli anni, il suo lento, ma inesorabile declino…. Ne soffrivo, ma pur cercando di immedesimarmi, non riuscivo appieno a vivere, in quel mio stato ancor di benessere fisico, quel suo tremendo dramma. L’ho compreso in seguito, l’ho compreso all’improvviso, lo comprendo ora…. ed è sconvolgente. Ho avuto qualche preavviso nel 1994. Nulla di riconducibile però, alla reale problematica. Poi, un pomeriggio di quattro anni fa, a Torino, dove mi trovavo, ospite di un’amica, per il ritiro di un premio letterario, le prime difficoltà motorie, le inspiegabili cadute, il responso aghiacciante emerso dalla risonanza magnetica. Ecco…, ora potevo provare e comprendere giorno dopo giorno quegli stessi sintomi, la subdola crudeltà di una malattia, le cui ricadute pesantissime, colgono all’improvviso, senza preavviso e possono colpire, mettere fuori gioco, ogni parte del corpo. Dagli arti, agli stessi occhi. I miei termini di paragone, da quel preciso istante, non furono più le persone sane, ma quelle immerse nella mia realtà, quelle che si trovavano quotidianamente a combattere, contrastare, al pari mio, l’incedere del male. Ed è in queste ultime e straordinarie, che ho trovato e trovo il coraggio, la forza di improntare la mia lotta, sfidando i vili attacchi della Sclerosi Multipla, sottoponendomi a cure che non hanno sempre raggiunto obiettivi e risultati sperati… Visi truci ed arrabbiati, io li noto nelle persone che sono in salute. Quelle che, al contrario, dovrebbero essere distese e serene. Appartengono ad individui, che non conoscono il termine "malattia" e non valutano il grande dono che ancora possiedono. Mentre… è in loro, nelle persone "disabili" che ritrovo quella serenità carica di speranza ed ottimismo, quel desiderio di vivere, a dir poco… disarmanti…! La rabbia iniziale, tra le pieghe di quei sorrisi, ha ceduto il posto alla rassegnazione. La sofferenza, ha cancellato e cancella tutto quanto esiste di superficiale nella vita, lasciando e facendo apprezzare quanto è veramente degno di essere considerato. E’ una sfida, quella dei portatori di S.M., combattuta attimo per attimo. Un vivere alla giornata, in cui le piccole cose diventano grandi ed importanti, in un lento riavvicinamento a quel Dio, che lascia scivolare , di tanto in tanto, quei pochi momenti di respiro per cui sentire di essergli grati. Loro sono per me i veri esempi da seguire..! Loro che non vorrebbero dipendere, non vorrebbero appoggiarsi all’aiuto di nessuno, ma sono costretti ad accettare quello di tutti, con riluttanza ed orgoglio… Perché nel loro cuore, l’orgoglio, è consapevolezza dell’ancor scarsa umanità ed intelligenza di tanta gente che vede nel termine "disabile" solo uno sciocco motivo per sentirsi superiore…,autorizzata a mortificare, emarginare…

E queste persone amiche, compagne di sventura, io vorrei poterle stringere tutte in questo NATALE….!A tutte quante, anche a quelle che non ho citate, vorrei giungessero i miei AUGURI più cari.

BUON NATALE, Marco, poeta sensibile, simpatico. BUON NATALE, Massimo...! Lascia l’impegno del negozio, per qualche giorno..! Goditi in tutta tranquillità le festività..! BUON NATALE a te, Giuliana! Continua ad inviarmi le tue ricerche…! Sono…. coriandoli di speranza… Chissà….! Prima o poi emergerà qualche nuova, prodigiosa scoperta scientifica. Qualche magica cura che ci aiuterà a guarire…! AUGURI Pina..! Vorrei che il 2007, lenisse tutti i tuoi problemi, i tuoi dolori fisici….! E… AUGURI anche a te, Fiorenza. Vorrei tanto che un angelo, in questo Natale, scendesse dal cielo e sfiorasse con le sue bianche ali i tuoi occhi. Forse, incontrando i miei, scopriresti l’affetto che ti porto..!

 

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