Ci si lamenta delle brutture del mondo sempre in crescita..Guardiamo con timore e disgusto alle storture che si presentano quotidianamente  dinnanzi ai nostri occhi.... Riesce difficile pensare che, tra esseri umani più o meno intelligenti, non si possa creare un ponte  astratto che permetta di comunicare. Quel ponte esiste, è libero, alla portata di tutti, privo di barriere. Troppo spesso, però, viene trascurato. Molto più comodo è, in certi frangenti, ignorarlo..Si chiama "colloquio". Usato adeguatamente, saggiamente, potrebbe evitare odi, guerre ed anche, nella realtà di tutti i giorni,  discussioni. Ripercussioni spiacevoli su rapporti che potrebbero tornare a distendersi in tempi molto, molto brevi. Talvolta, però, è estremamente difficile.. costruirlo. Quasi impossibile. Al di là della barricata, chi dovrebbe sotterrare l'ascia, preferisce ergere dinnanzi a se' muri  apparentemente protettivi, ma estremamente insicuri ed insidiosi,  atti a frapporre un ostacolo.... solo  provvisorio, capace di  far slittare, solo momentaneamente, giustificazioni che, con ogni probabilità, non potrebbero essere ostentate.

E sono i sentimenti più profondi, quali  l'affetto, l'amicizia, la stima, in primis a risentirne. Quello spasmodico tentativo di autodifesa, riesce, il più delle volte, ad alimentare ulteriori tensioni, insinuare  altri dubbi, oltre alla consapevolezza che forse, la persona che abbiamo dinnanzi, spogliata della necessaria lealtà, disponibilità al ragionamento, unicamente quindi  rivestita, del ruvido saio dell'arroganza, non vale poi tutto quel bene  che magari le portiamo e di cui non riusciamo a liberarci.

Sbagliare è ..terreno. Nessuno è perfetto, immune dal commettere errori.  A chiunque, nei momenti meno opportuni, può essere sfuggita una parola di troppo,  magari neppure pensata, sospinta unicamente dall'orgoglio, da un senso di ribellione. Se chi ci sta di fronte, è però intelligente, non tarda a comprendere e a giustificare quanto, forse  in diverse circostanze, può aver a sua volta  sbagliato  dire o fare..! Se poi, ha imparato a conoscerci, a sondarci il cuore, mai potrà credere all'intento dell'offesa...!

Se è umana, non attenderà la nostra frustrazione e sofferenza per tenderci la mano e con un sorriso dirci...." E' tutto risolto, tutto come prima...! Quella discussione, quelle parole...., le ho già dimenticate!".

Ma l'intelligenza, sfortunatamente, non va sempre a pari passo con la bontà..,la  sensibilità. La coscienza delle proprie potenzialità rende l'uomo sovente arido, convinto di essere autorizzato a giudicare, senza prima valutare sè stesso e le altrui motivazioni. Capace di condannare, senza soffermarsi su quelle che sono in realtà, le proprie debolezze, gli stessi errori;  di emarginare senza motivi...

La superiorità di un individuo, non deriva certo, da una carica importante, da un titolo di studio elevato, dalla popolarità che è riuscito a crearsi intorno...., ma unicamente da quanto il suo animo riesce a trasmettere e far apprezzare... con semplicità. Deriva dalla forza  immane e dalla capacità che possiede, di avvicinarsi al prossimo e... saper perdonare.

Il rancore,  è una serpe malefica che rende ciechi. Avvolge in una torbida foschia che finisce con l'impedire l'identificazione di raggi  luminosi che lo stanno cercando, tentano  inutilmente di raggiungerlo,  ammorbidirlo, sgelarlo....

 

                                                                                           

   Dedicato a chi non sa parlare con il cuore, nè leggere in quello altrui..

 

 

 

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