Ho letto  questa poesia nella stanzetta d'attesa di un ospedale; attendendo  mia  figlia. Stanziava tra foglietti, appoggiati su un piccolo tavolo. che chiunque poteva prendere e leggere, Brevi pillole di bontà, umanità  da  assimilare. Massime  profonde, su cui poter  riflettere.

Mentre la tengo tra le mani, lo sguardo vaga per la stanza nuovamente gremita.   Incontra sguardi e volti. Sono uomini, giovani e donne, in attesa di poter a loro volta  accedere alla camera iperbarica. Alcune hanno il suo stesso problema. Ne condividono  timore ed ansia.  Non c'è solo un tipo di sofferenza ad affliggere l'umana esistenza..! il mondo ne è saturo!  Un signore nota le stampelle;  mi sorride. Sorriso buono di chi comprende, ha  provato o  sta subendo. Sorriso che illumina è quello della mia ragazza che esce  stanca da quei sessanta minuti di speranza che ogni volta si rinnova, appena lasciati. Miracolo della vita, è il sorriso di una mamma che stringe al cuore il proprio bimbo. Miracolo della natura,  il  sorriso del sole che  torna ad illuminare, riscaldar la terra......

Penso a  persone incapaci di donarne. Di offrire  luce...,quell'attimo di magìa! Potrebbero innondare il mondo di conforto e bontà ..!  Si crogiolano nell'oscurità di sentimenti  sovente subdoli, avversi.

                                                      

 

       

 

Donare un sorriso

 rende felice il cuore.

 arricchisce chi lo riceve

  senza impoverire chi lo dona.

 

Non dura che un istante,

ma il suo ricordo rimane a lungo.

Nessuno è così ricco

da poterne fare a meno

nè così povero da non poterlo donare.

 

Un sorriso crea gioia in famiglia,

dà sostegno nel lavoro

ed è segno tangibile di amicizia.

Un sorriso dona sollievo a chi è stanco

rinnova il coraggio nelle prove

e nella tristezza è medicina.

 

E se poi incontri chi non te lo offre

sii generoso e porgigli il tuo:

nessuno ha tanto bisogno di un sorriso

come colui che non sa darlo.

 

 

                           P. John Faber

 

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