Sono quaranta giorni che te ne sei andato. Da lassù, potrai comunque leggere quanto mi sto accingendo a scrivere… Sono parole, le mie, dense di dolore. La mente arretra di tre anni. Rivedo mia figlia, dolce, splendida nel suo abito bianco e rivedo te, emozionato, solare, bello, nel tuo impeccabile abito scuro. Incontro di due delusioni, il vostro, alla ricerca di quella felicità che vi eravate illusi di essere riusciti ad agguantare. Una favola dolce, un volo che avevate deciso di intraprendere insieme. Avrebbe dovuto durare una vita. Si è infranto, solo cinque mesi dopo il vostro “ Sì”, con quei primi inequivocabili segnali…. Avevi la SLA. Male terribile. Il peggiore in assoluto. Spaventoso e mortificante, priva l’essere umano di tutto, lasciando soltanto integro il cervello; la capacità di realizzare che la strada, giorno dopo giorno, si riduce; avvicina sempre più al cielo… Dall’ istante in cui lo avete appreso, la tua sposa, ti ha preso con dolcezza, coraggiosamente la mano, per poterti condurre, il più serenamente possibile, lungo il tuo tragico destino. Il grande amore che vi ha unito, ha fatto da collante in una situazione, rivelatasi in breve disperata, quasi insostenibile. Ha trasformato una ragazza in una donna consapevole e forte, attenta ad ogni tua esigenza, disposta ad annientarsi, diventando in breve le tue braccia, le tue gambe, la tua stessa voce. Tutto quanto l’implacabilità del male, ti stava rapidamente strappando. Scorrono dinnanzi agli occhi, tutte le immagini del magico giorno del vostro matrimonio. Me lo avevi preparato tu. Gianpi, questo cd…! Guardo il tuo volto…. così diverso da quello statico, bianco, che mi si è impresso nel cuore, lacerandolo, nei giorni dell’ultimo saluto. Mi chiedo dove tu sia ora… Starai sicuramente camminando su un tappeto di nubi. Starai sorvolando le montagne che tanto amavi, su cui avresti voluto poter spargere le tue ceneri… Avrai comunque, già raggiunto il Paradiso. Per martiri come te, penso che quell’ingresso lassù, sia sempre dischiuso. Hai sopportato con orgoglio e dignità incredibili, le laceranti prove che la devastazione della patologia ti ha imposto di subire. Celavi la disperazione, le lacrime, ( erano tante quelle che versavi! Ne ero al corrente…) dietro una forzata serenità , nel tentativo di sdrammatizzare l’evidenza….; quella luce che in te, si stava lentamente spegnendo. Una sera, scherzando, mi scrivesti…. < Sono uno spirito libero…!>, ma forse solo ora lo sei, povero angelo mio! Ora che le fiamme hanno incenerito la tua prigione, regalandoti la pace, liberando, lasciando volar via, la tua bella anima. Quanto vuoto ci hai lasciato dentro…! Una voragine incolmabile nel cuore della tua sposa che ti cerca in tutto quanto ti è appartenuto ed avete condiviso. Nella tua bimba, in noi, in tutti i tuoi familiari, nei meravigliosi amici. Ti abbiamo amato tanto
Ti prego, aiutaci ora ad accettare la tua insostenibile assenza. Aiutaci a credere che nel nuovo mondo, sei finalmente felice. A sperare che un giorno ti ritroveremo. Aiutaci a convincerci che la vita deve continuare ed essere vissuta, pur con il cuore in frantumi. Aiuta la scienza, perché questo terribile incubo, venga a cessare. Perché si fermi la strage che semina intorno e si estende. Perché tu resti una delle sue ultime vittime innocenti. Non si può morire a 47 anni..! Non si può continuare a morire di Sclerosi Laterale Amiotrofica…!!!!!!!! Un universo di baci dalla terra. Da quanti non potranno mai scordarti.
2011 - 2012
Solo pochi giorni ancora e sarà trascorso un anno. Un anno che te ne sei andato. Non ti abbiamo però mai perduto, Gianpi..! Seguiti a vivere nell'amore di tua moglie, di tutti noi. Incancellabile nel cuore, veli ancora di lacrime gli occhi, nei continui nostri ricordi... Angelo caro, non soffri più ..... E' questa consapevolezza, il solo conforto che ci rimane e sostiene. Ti vogliamo tanto bene Ciao Gianpi...Un bacio .
3 maggio 2013 In questo giorno, due anni fa, hai dischiuso bianche, invisibili ali.. Sei volato verso la luce... Non ci hai lasciato il tempo di capire quanto stava accadendo, di abbracciarti un'ultima volta. A tua moglie , la possibilità di riconfermarti l'amore, che non cesserà mai di portarti. Sei l'angelo, ora, che veglia su quanti seguitano a pensarti, a volerti bene. Il faro che fende il buio, lo smarrimento che hai lasciato nei nostri cuori. Ciao Giampi, ti vogliamo bene. Un bacione.
3 maggio 2014
Tre anni trascorsi...! Sembra solo ieri.... Ti vogliamo bene, Gianpi
3 maggio 2016 Se gli anni inesorabilmente passano, il tuo ricordo, Gianpi, inalterato rimane. Un bacione. Ti vogliamo tanto bene.
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